venerdì 21 settembre 2007

Sabato 22 Settembre - Seconda giornata del festival

15.00/19.30 – IL TEATRO IN TELEVISIONE - Retrospettiva video
Teatro fondazione Collegio S.Carlo – Via S.Carlo,5

In collaborazione con RAI 2 Palcoscenico

Replica di Venerdì 21

15.00/19.30 – VIDEODANZA E VIDEOTEATRO

In collaborazione con Riccione TTV Festival

ORE 15.30 – Proiezione di"Emilia Galotti"

Regia di Hannes Rossacher, Germania 2002, 70’

ORE 17.00 – Proiezione di “Nora”

Regia di Hannes Rossacher, Germania 2006, 120’

Dallo spettacolo omonimo di Thomas Ostermeier. Su testo di Henrik Ibsen scene Jan Pappelbaum. Costumi Almut Eppinger. Musica Lars Eidinger con Jorg Hartmann, Anne Tismer, Lars Eidinger, Jenny Schily Kay, Bartholomaus Schulze, Agnes Lampkin. Produzione ZDF Theaterkanal, 3Sat. Germania 2003, 120’. Distribuzione ZDF Theaterkanal.

Casa di bambola torna prepotentemente sulle scene europee degli ultimi anni rivelando la piena attualità di tematiche e percorsi (come ha dimostrato anche nella scena italiana il Teatrino Clandestino nella sua versione a due del plot: Si prega di non parlare di…). Thomas Ostermeier, regista principale della Schaubühne am Leniner Platz di Berlino, ha al suo attivo soprattutto un cospicuo numero di incursioni nel repertorio contemporaneo, che gli hanno dato la popolarità in tutta Europa (da Shopping & Fucking a Disco Pigs, passando per Crave). Mentre una sua precedente incursione in un classico, La morte di Danton di Büchner, non aveva suscitato entusiasmo, questa sua Nora attualizzata ha avuto ampio riscontro in Germania, con numerose segnalazioni all’interno dell’annuale rassegna Theatertreffen, che propone il meglio dai paesi di lingua tedesca secondo la selezione di una giuria di critici. L’idea è semplice: mettere a confronto miti e ritmi della borghesia ottocentesca, con quella attuale, piagata di yuppismo e con meno scrupoli, cercando di ricreare lo shock che l’originale esercitò sul pubblico (con tanto di finale a effetto); in una dinamica estremamente tesa, risalta soprattutto una costruzione drammaturgica efficace, agìta con precisione da un gruppo di attori affiatati.

DANZA E FILM

ORE 18.15 – Proiezione di “Les Guerriers de la beauté”

Regia di Pierre Coulibeuf

Les Guerriers de la beauté nasce dall'incontro tra Pierre Coulibeuf e l'artista fiammingo Jan Fabre. Il film è una trasposizione dell’immaginario del coreografo, che inscena in uno spazio sospeso una serie di quadri e azioni fisiche come fantasmagoria ispirata alle sue creazioni per la scena. Il film è un labirinto con entrate multiple, dove un’ Arianna in abito da sposa (il 'demone del passaggio'?) guida e fuorvia lo spettatore in un universo fatto di metamorfosi, di doppie personalità e strani rituali. Tra gli interpreti figurano due muse di Fabre, le performer Els Deceukelier e Erna Omarsdottir, e ancora William Forsythe e Wim Vandekeybus.
Regista dei passaggi e delle metamorfosi, il film-maker francese Pierre Coulibeuf ha realizzato sino ad oggi una ventina di produzioni video-cinematografiche all'interno di un progetto interdisciplinare che mette in contatto arti visive, cinema, fotografia, performance, letteratura e pittura in un gioco di relazioni variabili.


17,30 – OMAGGIO A GIUSEPPE BERTOLUCCI
Sala Truffaut - Via degli Adelardi, 4

Proiezione del film “Il dolce rumore della vita”

Alla vigilia del saggio di fine corso, Sofia, giovane allieva in una scuola di recitazione, scopre che Bruno, il maestro di cui è innamorata, è omosessuale. Delusa, scappa e prende un treno per tornare al nord, in famiglia. Durante la notte vede del sangue sulla porta della toilette, trova un neonato abbandonato: fuori, nella piccola stazione, una ragazza si allontana di corsa. Sofia non fa a tempo a raggiungerla. Decide allora di tenere il bambino come se fosse figlio suo, dicendo a tutti che il padre è morto. Cinque anni dopo, Sofia recita per le scuole in una compagnia di sole donne. Il bambino è con lei, si chiama Bruno e la chiama mamma. Nello stesso teatro, la sera, arriva il maestro Bruno. I due si incontrano e Sofia, come sottile vendetta, gli fa balenare il sospetto che quel ragazzino possa essere frutto della loro relazione. Passano dieci anni. Sofia, attrice ormai famosa, si cimenta a teatro. In camerino Bruno, quindicenne, crede di riconoscere suo padre nell'intervista ad un uomo malato terminale di Aids. La conferma arriva, quando l'intervistato dice di avere un solo rimpianto: non aver potuto offrire l'amore dovuto al figlio che non ha mai visto. Bruno ha una reazione violenta, vuole sapere dalla madre la verità. Di notte in un bar, Lolita, la giovane proprietaria, racconta a Sofia la storia di un figlio abbandonato anni prima. E' la vera madre e, stavolta, Bruno capisce. Allora a sua volta, ripete a Sofia tutto lo svolgimento dei fatti, come se si parlasse di altre persone. Il castello di bugie costruito da Sofia in tanti anni forse sta per crollare.

21.00 – SAGGIO SPETTACOLO
Piazza Grande

Spettacolo: “Arlecchino educato dall’amore”

Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, Milano
Regia Fulvio Vanacore

La nobile ed elegante Fata, promessa sposa del grande incantatore Merlino, perde la testa per il giovane e rozzo Arlecchino, il quale le preferisce la ruspante pastorella Silvia.
Mentre il giorno delle nozze si fa sempre più imminente Trivellino, servitore della Fata, deve convincere la sua padrona a rimettere la testa a segno.
La Fata soffre pene infernali per seguire le vie naturali del suo cuore. Ma l'amore non si fa addomesticare e così Arlecchino, rapito e tenuto prigioniero in una gabbia dorata, le sfugge per seguire la propria felicità con Silvia, che rifiuta un povero pastore di lei innamorato. Tra queste tempeste di passioni Trivellino rischia la sua e la altrui vita per salvaguardare un ordine in cui crede fermamente.