lunedì 21 settembre 2009

PREMIO REITER, 3 GIOVANI ATTRICI IN LIZZA PER LA SETTIMA EDIZIONE

Una giuria di qualità, tre finaliste scelte tra le migliori giovani attrici dell'ultima stagione teatrale, un premio in denaro come augurio di una lunga carriera e ricordo di una delle più grandi interpreti del secolo scorso: sono gli ingredienti del Premio Virginia Reiter, un riconoscimento biennale, giunto alla settima edizione, che sarà assegnato a Modena lunedì 28 settembre alle 21 in una serata al Teatro Storchi, in largo Garibaldi. Come nella passata edizione, anche quest'anno la serata del Premio è preceduta da due giorni di eventi e rassegne dedicate al teatro, alla televisione e in generale al mestiere di attrice.
Mattatore della serata di gala, presentata dalla scrittrice Lidia Ravera, sarà il grande Paolo Poli, sul palcoscenico insieme alle giovani finaliste del premio, accompagnato dalle suggestioni mediterranee del duo musicale palermitano Al Madina.
Il premio, offerto dalla Banca Popolare dell'Emilia Romagna, nelle passate edizioni è andato a Laura Pasetti, Manuela Mandracchia, Federica Bonani, Debora Zuin, Maria Pilar Perez Aspa e Francesca Ciocchetti.
La giuria che sceglierà il nome della vincitrice è presieduta da Paolo Poli e composta dai giornalisti e critici teatrali Gianfranco Capitta, Rodolfo Di Giammarco, Alida Fanolli, Maria Grazia Gregori.

TEATRO IN TV, ANTEPRIME E RISCOPERTE ALLA FONDAZIONE SAN CARLO

Sabato 26 e domenica 27 settembre dalle 15 alle 18 rassegna video a ingresso gratuito “Donne raccontano donne” curata da Alida Fanolli per il Festival Virginia Reiter 2009

Sarà l'anteprima del film per la tv “Il Sangue e la neve” con Ottavia Piccolo una delle punte di diamante della rassegna video “Donne raccontano donne” in programma sabato 26 e domenica 27 settembre dalle 15 alle 18 alla Fondazione Collegio San Carlo in via San Carlo 5 a Modena, nell'ambito della seconda edizione del Festival Virginia Reiter – il lavoro dell'attrice.
“Il Sangue e la neve”, in programma domenica pomeriggio, è l'adattamento diretto da Felice Cappa della piéce teatrale di Stefano Massini "Donna non rieducabile" dedicata alla giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa per le sue coraggiose inchieste sulla Cecenia e su Vladimir Putin. Il pubblico del festival vedrà in anteprima il film, che la Rai trasmetterà per la prima volta nel mese di ottobre. La rassegna, curata da Alida Fanolli, proporrà una selezione di video tratti dal programma Rai Palcoscenico di Giovanna Milella e Alida Fanolli con la consulenza di Felice Cappa.
Sabato 26 settembre alle 16 la rassegna prende il via con Licia Maglietta che interpreta testi della poetessa Alda Merini, in “Delirio amoroso”. Seguirà “Un cuore semplice” ispirato al racconto di Gustave Flaubert, con Maria Paiato.
Domenica 27 sempre alle 15 si comincia con la piéce di Cristina Comencini “Due Partite”, che vede Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi e Valeria Milillo portare in scena nevrosi, sogni e rimpianti di madri e figlie riunite attorno al tavolo da gioco.
In “Ascoltami bene” sarà la volta di Mascia Musy che, diretta da Emanuela Giordano, dà voce alla toccante testimonianza di Etty Hillesum, giovane olandese morta nel campo di sterminio di Auschwitz e autrice di lettere e diari dati alle stampe solo negli anni Ottanta. Sarà poi la volta dell'annunciato “Anna Politkovskaja, Il sangue e la neve” con Ottavia Piccolo, mentre chiuderà la rassegna una breve pillola di12 minuti con protagonista Franca Rame, tratta da “Teatro in Italia - capitolo 2”.
La rassegna “Teatro in televisione – Donne raccontano donne” è a ingresso gratuito nell'ambito del Festival Virginia Reiter – Il lavoro dell'attrice.

IL FESTIVAL VIRGINIA REITER CELEBRA ILDA BARTOLONI E LAURA BETTI

Sabato 26 e domenica 27 settembre in piazza Grande a Modena due incontri spettacolo per ricordare la grande giornalista del Tg3 e l'indimenticata attrice e cantante.

Una giornalista, Ilda Bartoloni, pioniera dei diritti delle donne e della narrazione al femminile, e una straordinaria interprete della canzone, del teatro e del cinema come Laura Betti, ricordata anche per il profondo legame artistico e umano con Pier Paolo Pasolini: a Modena, alla seconda edizione del Festival Virginia Reiter – Il lavoro dell'attrice, accanto alle rassegne, al premio e alle lezioni spettacolo, non potevano mancare gli omaggi in forma teatrale a queste due donne straordinarie.
Sabato 26 settembre alle 18 in piazza Grande il primo evento dal vivo del Festival sarà proprio l'omaggio a Ilda Bartoloni, curato da Rita Capponi e Anna Grazia Reiter e condotto da Lidia Ravera. Le attrici Pilar Perez Aspa, Francesca Ciocchetti, Ermelinda Pansini, Chiara Condrò e Annalisa Salis saranno interpreti di letture dedicate alla Bartoloni, che si alterneranno a spezzoni delle sue inchieste trasmesse dalla Rai. Alla serata presenzieranno anche le onorevoli Mariangela Bastico ed Elettra Deiana.
Letture e proiezioni audiovisive anche per l'altro omaggio del Festival, quello a Laura Betti, che domenica 27 settembre alle 21 vedrà salire sul palcoscenico di piazza Grande Lucia Poli, Paolo Poli, Anna Nogara, Maria Pilar Perez Aspa e Francesca Ciocchetti. Nella serata, a cura di Ida Bassignano e Gianfranco Capitta, saranno letti brani del libro di Laura Betti “Teta Veleta” e proiettato il video “Laura Betti. Antologia di sequenze e interviste (1959 -2001)” a cura del Centro studi – Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna.



Ilda Bartoloni, già ospite del Festival Reiter nel 2007, è scomparsa nella primavera 2009 dopo una carriera più che trentennale in Rai. Assunta nel 1975, collaborava già da anni con autori come Sergio Zavoli e Mino Damato. Fu inviata di cronaca giudiziaria, si occupò di terrorismo e grandi processi, ma anche dei grandi cambiamenti sociali e di costume con inchieste sull'aborto, sul femminismo, sul divorzio e sulle tossicodipendenze. A lei va il merito di aver ideato per il Tg2 i primissimi programmi di genere come “Diogene dalla parte delle donne”, “Mafalda” e poi, per il Tg3, “Punto Donna”, l’unico magazine d’informazione dal punto di vista delle donne.
 
Cantante jazz, attrice teatrale diretta da Luchino Visconti, poi al cinema con Fellini, Bellocchio, i Taviani, Bertolucci: sono solo alcuni passaggi della straordinaria carriera di Laura Betti. L'artista di origine bolognese fu amica di Pier Paolo Pasolini, da lui diretta in alcuni film, tra cui “Teorema”, che le valse la Coppa Volpi 1968. A Pasolini dedicò nel 1996 il recital di poesie e testi “Una disperata vitalità” e nel 2001 il film “Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno”, appassionato e commovente ritratto del poeta, scrittore e regista, in cui testimonianze di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo vengono affiancate a un ampio materiale d’archivio.


Gli omaggi a Ilda Bartoloni e Laura Betti, a ingresso gratuito, si terranno sul palcoscenico allestito in piazza Grande a Modena, e in caso di maltempo al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo di via San Carlo 5.

TEATRO IN PIAZZA CON ANNA BONAIUTO, OTTAVIA PICCOLO, LUCIA POLI

Sabato 26 e domenica 27 settembre in piazza Grande a Modena  le lezioni spettacolo delle 3 grandi interpreti per il Festival Virginia Reiter 2009

Anna Bonaiuto, Ottavia Piccolo, Lucia Poli: tre grandi interpreti dei palcoscenici italiani sarano in piazza Grande a Modena, sabato 26 e domenica 27 settembre, per il Festival Virginia Reiter – Il lavoro dell'attrice, con un ciclo di lezioni spettacolo a ingresso gratuito. Sabato 26 alle 19.30 salirà sul palco di piazza Grande Anna Bonaiuto, seguita alle 21 da Ottavia Piccolo, mentre domenica sera alle 19 sarà di scena Lucia Poli.
La prima conversazione col pubblico modenese starà alla napoletana Anna Bonaiuto, intensa interprete teatrale resa famosa anche dai suoi ruoli cinematografici: da “L'amore molesto” di Martone a “Dove siete? Io sono qui” di Liliana Cavani, che le valse la Coppa Volpi a Venezia, fino ai più recenti “Il caimano”, “Mio fratello è figlio unico”, “La ragazza del lago”, “Il divo”. L'occasione, per tutti gli appassionati di teatro, è scoprire dalle voci delle protagoniste i segreti, i sacrifici, le passioni e le soddisfazioni del mestiere di attrice, in una “lectio magistralis” che inizierà sabato alle 19.30 in piazza Grande, mentre in caso di maltempo ci si sposterà alla Fondazione Collegio San Carlo in via San Carlo 5.
Seguirà, sabato alle 21, l'incontro con Ottavia Piccolo: l'attrice partirà dalle differenze tra il teatro e la televisione, cogliendo anche l'occasione dell'anteprima del film per la tv “Il sangue e la neve”, diretto da Felice Cappa, che sarà presentato domenica 27 al Teatro Fondazione Collegio San Carlo. «Spiegherò come è nato il progetto e leggerò alcuni brani dal memorandum teatrale di Stefano Massini “Donna non rieducabile”, di cui “Il sangue e la neve” per la regia di Felice Cappa è un’insolita versione televisiva; non si tratta infatti di una “semplice” ripresa da un’opera teatrale, ma “Donna non rieducabile” è diventato un vero “film” per la televisione, tanto da aver cambiato titolo. Nel 2007 Stefano Massini compose questo omaggio alla giornalista russa Anna Politkovskaja per ricordarla ad un anno dalla sua morte. Non è un monologo tradizionale, io non impersono Anna né la interpreto, ma è uno spettacolo di grande forza: racconto il mestiere del giornalista in una situazione estrema. Si tratta di quadri, istantanee del lavoro della Politkovskaja, della sua vita di donna, moglie e madre».
Così invece Lucia Poli, che si presenterà al pubblico di piazza Grande domenica 27 settembre alle 19, anticipa i contenuti della sua lectio magistralis: «Ho sempre ritenuto l’insegnamento e il mestiere dell’attrice la stessa cosa: alla base di entrambi vi è la necessità di comunicare, vi è un forte coinvolgimento emotivo. Nel teatro regna una maggiore ricerca di creazione e ideazione, ma si tratta pur sempre di un passaggio di saperi e per me, transitare dall’insegnamento al teatro è stata una naturale evoluzione; seppure con molti sobbalzi». Nell'incontro, Lucia Poli si focalizzerà su due stimoli: la leggerezza, intesa alla maniera di Kundera e Calvino e l’orrore, nella doppia accezione di “horror ironico” e “horror involontario”.

FESTIVAL VIRGINIA REITER 2009, PARLANO LE PROTAGONISTE

Le dichiarazioni e i commenti delle ospiti, dell'organizzatrice e dei partner dell'evento


Una tre giorni dedicata alla donna nel teatro, per rendere omaggio alla grande attrice del secolo scorso Virginia Reiter e, con lei, alle più amate interpreti dei palcoscenici italiani di oggi e di ieri. Dal 26 al 28 settembre torna a Modena il festival Virginia Reiter – Il lavoro dell’attrice. Gli organizzatori, le attrici ospiti della manifestazione e gli enti patrocinanti salutano la seconda edizione del Festival e la settima edizione del Premio Virginia Reiter, che sarà assegnato a una giovane attrice under 35. Le loro dichiarazioni in ordine alfabetico.


Maria Merelli, presidente Emilia Romagna Teatro Fondazione
Sono lieta di essere qui oggi in occasione della presentazione della settima edizione del Premio Virginia Reiter che si svolgerà a Modena dal 26 al 28 settembre, che Emilia Romagna Teatro Fondazione, di cui sono presidente, promuove e ospita nel Teatro Storchi di Modena. Lo strettissimo legame che unisce il Teatro Storchi e Virginia Reiter è tra l’altro testimoniato dalla presenza nel foyer del Teatro da una targa che ricorda la grande attrice modenese. Nel corso degli anni il Premio ha avuto il merito di segnalare e premiare giovani attrici che sono poi divenute grandi protagoniste della scena italiana. La ricca edizione di quest'anno offre tra l'altro l'occasione per vedere una importante documentazione di lavori teatrali, preservata dalla RAI, che consente di incontrare attrici particolarmente vicine a ERT. Anche per questa vicinanza ( ricordo ‘Erano tutti miei figli’ di A. Miller per la regia di Cesare Lievi) voglio sottolineare il mio piacere per il premio dato a Giulia Lazzarini per la sua lunga e magnifica carriera, in un incontro fra generazioni di artiste. E naturalmente un augurio caloroso alla settima premiata.


Marcella Nordi, assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena
L'assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena ha appoggiato volentieri il Festival Virginia Reiter 2009: il tema affrontato, Il lavoro dell'attrice e la figura femminile nel teatro, è particolarmente importante in un momento in cui anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è soffermato sulla gravità del fenomeno violenza contro le donne. Compito delle Amministrazioni pubbliche è creare una sensibilità che rispetti e valorizzi le differenze e cercare di rendere le donne sempre più protagoniste della nostra società, purtroppo ancora molto diseguale. Virginia Reiter ha precorso i tempi, è stata una donna intellettuale di primo piano in una società ancora molto maschilista come quella dell'inizio Novecento, un faro per le altre donne e, come modenese, un simbolo di quanto la nostra città sia all'avanguardia nell'emancipazione femminile. Inoltre, come diceva Pasolini, “il futuro ha un cuore antico”: l'importanza del Festival risiede anche nell'assegnare, ogni due anni, un premio a una giovane attrice, celebrando la memoria di una grande donna e offrendo un'occasione e un'opportunità a una giovane promessa.


Ottavia Piccolo, attrice
Si tratta di una manifestazione non solo bella ed interessante, ma anche importante, soprattutto in un momento storico in cui vengono premiate signorine che non hanno realizzato nulla di rilevante, se non accompagnarsi a uomini potenti. Il Festival Virginia Reiter fornisce finalmente l’opportunità di parlare di giovani donne che affrontano un mestiere difficile, quello dell’attrice. Non amo far distinzioni tra cinema e teatro: si tratta di due facce della stessa medaglia. E’ importantissimo dare rilievo ad un evento del genere: le brave protagoniste esistono, e meritano il giusto spazio e visibilità.


Lucia Poli, attrice
Sono molto contenta che esista il Festival e Premio Virginia Reiter: l’Italia è un paese “gerontofilo”. Chi arriva al potere se lo tiene ben stretto fino alla vecchiaia, e in molti settori non vi è ricambio generazionale. Un premio che dà quindi visibilità, incoraggiamento e vigore ad una giovane attrice merita piena adesione. E’ altresì difficile, al giorno d’oggi, iniziare una carriera nel mondo dello spettacolo: i luoghi di potere sono inespugnabili, nell’immaginario collettivo esiste solo la televisione: come dice Gandini, viviamo nell’età della videocrazia.


Maria Teresa Scapinelli, presidente dell'associazione Amici dei Teatri di Modena
Il Premio Virginia Reiter a una giovane attrice è stato creato proprio per volontà degli Amici dei Teatri, nel 1996. L'attuale edizione, integrata e migliorata dalla presenza di autorevoli artisti, continua una tradizione che ci auguriamo porterà fortuna all'attrice vincitrice del premio.


Lidia Ravera, scrittrice e direttrice artistica del Festival
"In questi tempi oscuri, in questi tempi in cui le giovani donne subiscono l'offesa costante di essere considerate corpi di scambio, oggetti che passano di mano in mano nel mercato delle voglie maschili, in questi anni in cui l'incultura di massa e il cattivo gusto vengono incrementati senza tregua dal blob della maggior parte dei programmi della televisione generalista e commerciale, un premio come il Virginia Reiter, felicemente giunto alla sua settima edizione, assume un valore particolare. Nel nome della grande Virginia Reiter, donna emancipata e realizzata nonostante l'epoca ( la fine dell'ottocento, l'inizio del novecento), a Modena, fra pochi giorni, si premieranno il talento, l'intelligenza, la creatività e il fascino di tre attrici nate meno di 35 anni fa. Premiare il talento e il lavoro e la capacità di impegnarsi e di studiare delle donne è particolarmente importante nel momento in cui così spesso si sente alludere all'unica carriera consentita alle ragazze: prestare le proprie grazie in cambio di visibilità, danaro, un posto al sole. È quindi con una gioia speciale che parteciperò alle tre giornate del festival. Giornate in cui, fra l'altro, tre grandi attrici, Anna Bonaiuto, Ottavia Piccolo e Lucia Poli, ciascuna in una lectio magistralis, racconteranno se stesse e il proprio lavoro artistico, in un simbolico benvenuto alle più giovani, quasi ad accoglierle nel club delle più brave. In Italia ci sono decine di festival e centinaia di premi, spesso inutili o autocelebrativi o lottizzati. Bene: il premio Reiter non lo è. Premia le migliori e non le amichette di questo o di quello. Premia le donne, che ne hanno sempre un po' bisogno . E premia le più giovani, perché continuino a essere come sono: diverse."


Anna Grazia Reiter, organizzatrice e pronipote di Virginia Reiter
In occasione di questa settima edizione del Premio dedicato alla memoria di Virginia Reiter abbiamo avuto nuovamente la possibilità di organizzare, come già nel 2007, un ricco programma di eventi culturali che mettono al centro la figura della donna. Per averci consentito, con il loro sostegno e la loro fiducia, di realizzare questa seconda edizione del Festival Virginia Reiter desidero ringraziare le istituzioni e gli enti locali modenesi: Comune e Provincia di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Emilia Romagna Teatro Fondazione, gli Amici dei Teatri Modenesi, Banca Popolare dell'Emilia-Romagna e tutti gli altri partner che ci hanno accompagnato nel definire una serie di appuntamenti che spaziano tra teatro e televisione, per arrivare poi all'attesa assegnazione del premio Virginia Reiter a un'attrice sotto i 35 anni, come incentivo e augurio di una luminosa carriera. È una soddisfazione e un onore che Modena voglia continuare a ricordare una grande figura di donna come Virginia Reiter, e mantenerne viva la memoria premiando, ogni due anni, una giovane promessa del nostro teatro.


Banca popolare dell’Emilia Romagna, sponsor
Banca popolare dell’Emilia Romagna sostiene anche l’edizione 2009 del “Premio Reiter”, evento biennale dedicato alle eccellenze del teatro nel nostro Paese. La partnership fra BPER e l’organizzazione del Premio testimonia come la banca continui ad investire in modo mirato nell’arte e nella cultura per lo sviluppo del proprio territorio, con la convinzione che contribuire alla crescita culturale sia un vero e proprio impegno sociale. E il “Premio Reiter”, evento originale e di grande spessore artistico, rappresenta, in questo senso, un’occasione privilegiata.

La Banca popolare dell’Emilia Romagna, oggi a capo di un grande gruppo nazionale, mantiene inalterato il proprio storico radicamento territoriale, per potersi proporre quale punto di riferimento per famiglie ed imprese e rappresentare un elemento di sviluppo per l’economia locale. Questo non solo attraverso l’esercizio del credito, ma anche sostenendo molte fra le più importanti occasioni di promozione e di crescita per il territorio.