mercoledì 23 settembre 2015

XI Premio nazionale Virginia Reiter
III Premio Giuseppe Bertolucci
V Festival Virginia Reiter. Il lavoro dell’attrice
Direzione artistica di Laura Marinoni

Comunicato stampa

Maria Paiato in Il compleanno
di Francesco Permunian, per la regia di Giulio Costa

inaugura il Festival Virginia Reiter. Il lavoro dell’attrice 2015
Edizione del Ventennale dalla fondazione del Premio

Giovedì 24 settembre: inaugurazione ore 19 e spettacolo ore 20.30
Teatro Drama, Via Buon Pastore 57
Ingresso gratuito

Modena, 23 settembre 2015 – Il Festival Virginia Reiter s’inaugura il 24 settembre al Teatro Drama di Modena con una presentazione del festival (h. 19), cui seguirà un primo spettacolo teatrale (h.20.30) di cui sarà protagonista assoluta l’attrice Maria Paiato: Il compleanno, una lettura scenica tratta dal racconto omonimo di Francesco Permunian, per la regia di Giulio Costa, che riporta ancora una volta all’attenzione il tema dell’eredità, in questo caso storica, attraverso la rievocazione della vita e delle malefatte di un ex gerarca nazista. Lo spettacolo, coprodotto da Associazione Virginia Reiter e Associazione Arkadiis, in collaborazione con Ferrara Off, è un esempio delle alture cui permette d’accedere, se ben compiuto, il lavoro dell’attrice, cui il festival è dedicato.  Maria Paiato – attrice insignita di importanti riconoscimenti fra cui il Premio Olimpici del Teatro e il Premio Ubu –  in un’intervista a Nino Dolfo sul Corriere della Sera  ha detto: “Da sempre mi attrae l’idea di interpretare una figura maschile maligna, tipo Riccardo III. Permunian ha una scrittura asciutta e tagliente e questa mi è sembrata un’occasione da non perdere”. Il testo verrà portato in scena sotto forma di lettura, affinché gli spettatori possano percepire con lucidità – in una forma di straniamento dal sapore brechtiano – le luci e le ombre del “rottame umano” inventato da Permunian.

Lo spettacolo sarà preceduto dalla proiezione di una video intervista a Luca Ronconi in veste di regista di Celestina, di Fernando de Rojas, un’opera cardine della letteratura spagnola cinquecentesca. L’allestimento, in stagione nel 2014 al Piccolo Teatro di Milano, è tra le ultime regie del regista di cui si piange quest’anno la scomparsa. Protagonisti ne sono stati Maria Paiato, nella parte di Celestina, una performance che è leggenda, affiancata da Paolo Pierobon e Lucrezia Guidone, vincitrice nel 2013 del Premio Virginia Reiter, a riprova dell’ottima vista della giuria del Premio.

Il compleanno – la trama: Alla vigilia del suo compleanno un vecchio ricorda; e invece di ripassare il discorso per il giorno dopo – “al diavolo le cerimonie” afferma –, prepara un infuso per la notte, miscelando per bene la dose di sonniferi. L’immagine che ricaviamo dalle prime righe de Il Compleanno (breve testo di Francesco Permunian, pubblicato da La Giuntina nel 2001), sembra descrivere una normale decadenza senile, se non fosse che nel giro di poche pagine veniamo a scoprire che il vecchio in questione è un ex nazista, che come tanti gerarchi responsabili dei genocidi se è riciclato nel nuovo mondo. Come ha scritto Romano A. Fiocchi su www.nazioneindiana.com si tratta di “un essere umano che fa del male con la consapevolezza di farlo e con l’assurda ignoranza di non comprenderne la gravità. Male che si concretizza nell’infierire sui deboli, soprattutto bambini, nel negare loro la facoltà di vivere una vita, come appunto è successo nei campi di concentramento”. Il tema è quello dell’incessante lotta fra la memoria e l’oblio, che qui vengono esemplificati dal vecchio (che vorrebbe dimenticare disperatamente) e dai bambini che vengono a fargli visita per ricordargli tutte le sue colpe.

Premio e Festival Virginia Reiter 2015 sono patrocinati da MiBACT e realizzati con il Patrocinio e il contributo di Comune di Modena, della Regione Emilia Romagna in collaborazione con Apt Servizi, di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di BPER.

Prossimi appuntamenti: Venerdì 25 settembre
ore 17.00 Ridotto Virginia Reiter -Teatro Storchi: L’età Proibita
di e con Maria Pilar Pérez Aspa
ore 19.00 Portico del Teatro Storchi: Incontro con Marta Cuscunà, Debora Zuin e Clio Cipolletta e Lectio magistralis di FRANCA NUTI


MARIA PAIATO

Nasce a Stienta, in provincia di Rovigo, nel 1961 Maria Paiato, considerata una delle più sensibili e raffinate interpreti italiane. Studia a Ferrara e all'età di ventitrè anni si diploma all'Accademia Nazionale d'Arte Dammatica Silvio d'Amico, fondata a Roma nel 1936 col nome del teorico teatrale, scrittore e critico vicino a Pirandello.

La Paiato ha sicuramente una vocazione per il teatro, prima che per il cinema, e vale la pena di citare alcuni grandi nomi che l'hanno diretta in importanti spettacoli che hanno contribuito a renderla celebre. Fra questi Luca RonconiMauro BologniniGiancarlo SepeMaurizio Scaparro, Antonio Calende, Nanni LoyRoberto GuicciardiniGiampiero CicciòValerio Binasco. Le pièces nelle quali si è calata solo dal titolo dicono tanto: Sogno di una notte di mezza estate, di Shakespeare
, Le Troiane, di Euripide, Un cuore semplice, ispirato al romanzo di Gustave Flaubert, L'intervista, di Natalia Ginzburg e altre. Inoltre nel 2005 la Paiato è regista di Non ho imparato nulla, tratto da Scottature, di Dolores Prato. 

Al cinema, tra gli altri, è stata diretta nel ruolo di Grassoccia da Francesca Archibugi nel suo Lezioni di volo, film del 2007 che ha per protagonisti due amici alla scoperta dell'India dopo la bocciatura all'esame di maturità: vi troveranno da un lato l'amore per una donna molto più grande (Giovanna Mezzogiorno) e dall'altro le origini perdute legate ad una terra così esotica. Nell'ottobre del 2009 è invece nel cast di Lo spazio bianco, opera magistrale della Comencini, che le assegna il ruolo di magistrato. Appena due mesi dopo interpreta Ida Rosselli, al fianco di Tilda Swinton, nella pellicola di Luca Guadagnino Io sono l'amore (2010). Nello stesso anno la troviamo ne La passione di Carlo Mazzacurati, mentre due anni dopo si aggrega al cast de Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini.
L'attrice veneta ha anche, nel corso degli anni, interpretato ruoli minori per piccole serie televisive; si pensi a Don Matteo, Anni '60 o Provaci ancora, prof!


E' vincitrice di numerosi premi come miglior attrice italiana: il Premio Borgio Verezzi (1994), il Premio Flaiano (2001), il Premio Olimpici del Teatro (2004), la Maschera d'oro (2005) e due Premi Ubu (2005 e 2006). Il 14 settembre 2007 le viene assegnato il Premio Olimpici del Teatro per il monologo Un cuore semplice nella categoria "One woman show"; a seguire il 12 ottobre 2009 il Premio Eleonora Duse 2009 per essersi particolarmente distinta nella stagione 2008-2009.