giovedì 6 febbraio 2020

FESTIVAL VIRGINIA REITER: AL VIA GLI ATELIER CON “CAOS D’AMORE”

Da venerdì 7 a martedì 11 febbraio avrà luogo il primo degli Atelier organizzati dall’Associazione Virginia Reiter nell’ambito dell’omonimo Festival. Si tratta di un’esperienza scenica aperta a giovani, studenti, appassionati e liberi cittadini che hanno voglia di mettersi in gioco, guidata da attori come, in questo caso tra gli altri Hossein Taheri - del Laboratorio Teatrale “Caos d’amore”. Appuntamento a Modena, dalle ore 17, nella Sala Prove al primo piano della sede dell’Associazione, in Rua Muro 59.

L’Associazione Virginia Reiter apre le porte della sua Sala Prove e invita il pubblico a partecipare alla vita del teatro attraverso un programma di Atelier. Si tratta di un’esperienza scenica collettiva, guidata da alcuni attori, che coinvolgerà i cittadini in un momento di condivisione e di partecipazione diretta sul palcoscenico. 
Il primo degli appuntamenti è relativo al Laboratorio Teatrale “Caos d’amore”: venerdì 7 febbraio a partire dalle ore 17.00 appuntamento nella Sala Prove al primo piano della sede dell’Associazione, in Rua Muro 59. Stesso luogo, ma a partire dalle ore 10.00 del mattino, sabato 8, mentre domenica 9 si comincia alle 15.00 e lunedì 10 e martedì 11 appuntamento di nuovo alle ore 17.00 ma, questa volta, presso il Cajka Teatro d’Avanguardia Popolare - che collabora all’iniziativa - in via della Meccanica 19. Un grande gioco teatrale quindi, aperto a tutti: curiosi e appassionati, studenti con o senza esperienza teatrale, ma tutti invitati a salire e a prendere possesso del palcoscenico per sperimentare, provare, attraversare la scena, misurare il corpo nello spazio, accordare il testo con la voce.
"Voler scrivere l'amore significa affrontare il guazzabuglio del linguaggio: quella zona confusionale in cui il linguaggio è insieme troppo e troppo poco, eccessivo e povero”: così scriveva Roland Barthes nel celebre saggio di semiologia sull’amore “Frammenti di un discorso amoroso”. A queste parole s’ispira il Laboratorio in programma Caos d’amore, così come anche alla “Conferenza degli uccelli”, del poeta persiano Farid al-Din Attar. Il lavoro - guidato da Hossein Taheri, attore teatrale, televisivo e cinematografico, direttore del Festival di Teatro Eco-Logico di Stromboli - partirà da queste suggestioni, proposte per ricostruire in un personale mosaico quelle esperienze che hanno generato tensioni amorose, elevando la geografia sentimentale di una piccola comunità di oggi alle vette impossibili della più grande passione umana. 
Nella “Conferenza degli uccelli” di Attar la metafora è quella di un viaggio mistico di una comunità di uccelli che attraversa tutte le valli (o le esperienze) dell’amore per cercare Simurgh, l’uccello fantastico che, con la sua saggezza, darà finalmente un senso a quella mancanza continua sottesa ad ogni atto d’amore. Ma alla fine del viaggio la comunità si ritroverà davanti al risultato del suo percorso, senza aver visto Simurgh e senza aver trovato la risposta che cercava. L’unica certezza che resterà loro sarà la profonda metamorfosi dei loro miseri corpi e l’amore che li avrà inesorabilmente sopravanzati. Il dizionario arbitrario e frammentario di Barthes invece accompagnerà parallelamente nella decifrazione dell’atrofia sentimentale dell’uomo contemporaneo. Un oriente senza tempo incontra quindi, attraverso il viaggio della fantasia, un occidente inchiodato al suo tempo perduto.
Si consiglia un abbigliamento comodo.

Per ulteriori informazioni: 
festivalvirginiareiter@gmail.com

lunedì 23 settembre 2019

IL PREMIO VIRGINIA REITER 2019 VA A MARINA OCCHIONERO

La palma della più apprezzata giovane attrice italiana dell’ultima stagione teatrale è andata a Marina Occhionero, mentre il Premio Giuseppe Bertolucci alla migliore attrice straniera tra le nuove generazioni è stato assegnato a Darya Zhovner, già vista in Tesnota, audace opera prima di Kantemir Balagov. Premiata, nell’ambito della serata al Teatro delle Passioni di Modena, con il Premio Virginia Reiter alla Carriera anche Maria Paiato. Padrini della serata sono stati Hossein Taheri e Stefano Santospago. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Marina Occhionero diplomata presso l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma e il Conservatoire d'Art Dramatique di Parigi si è aggiudicata il XV Premio Virginia Reiter. Il prestigioso riconoscimento, che da ventiquattro anni omaggia la grande interprete modenese - vissuta tra fine Ottocento e Novecento e prima capocomica italiana - è stato assegnato ieri sera presso il Teatro delle Passioni di Modena. Il VII Premio Giuseppe Bertolucci alla migliore attrice straniera tra le nuove generazioni, intitolato al regista che ha dato tanto impulso al Premio Reiter e ha ideato il Festival omonimo, è invece andato all’attrice russa Darya Zhovner. Attribuito anche il Premio Virginia Reiter alla Carriera alla grande interprete Maria Paiato. I Premi, consegnati dai Padrini Hossein Taheri e Stefano Santospago sono stati assegnati grazie al sostegno di BPER Banca da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco, Gianfranco Capitta, Maria Grazia Gregori e Maurizio Porro e dalla direttrice artistica della manifestazione Laura Marinoni, che ha motivato così la scelta della vincitrice del Reiter: “Favorevolmente convinti dalla complessità e dalla maturità delle tre giovani attrici, impressionati dalla loro consapevolezza e dall'apertura alle diverse sfaccettature della professione, i componenti della giuria riconoscono quanto sia difficile arrivare a una scelta univoca, soprattutto in questa occasione, viste le spiccate qualità delle tre candidate. Dovendo tuttavia operare una scelta, come il regolamento del Premio Reiter richiede, la giuria ha individuato, all'unanimità, una particolare rispondenza allo spirito del Premio, nella personalità, negli interessi, nella varietà di esperienze di Marina Occhionero”.

La Occhionero ha cominciato subito a lavorare in teatro diretta da Oscar de Summa negli spettacoli “Riccardo III” e “La Cerimonia”, poi nella ripresa di “In Cerca d'autore” di Luca Ronconi presso il Piccolo Teatro di Milano e con Cristina Comencini nel suo spettacolo “Tempi Nuovi”. La prima esperienza con la telecamera è con “Fuori sede”, cortometraggio diretto da Sergio Rubini; subito dopo esordisce nel film “L'età imperfetta” di Ulisse Lendaro nel ruolo protagonista, è nel cast del film “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi al fianco di Toni Servillo, Alessio Boni e Jean Reno e prende parte all’opera prima di Alessandro Capitani “In Viaggio con Adele”. Recentemente ha partecipato al film “Il primo Re” di Matteo Rovere e “Genitori Quasi Perfetti” di Laura Chiossone, entrambi usciti nel 2019. Nella stagione teatrale è stata in tournée con lo spettacolo “Lettere a Nour” per la regia di Giorgio Sangati con Franco Branciaroli e con “Per il tuo bene” per la regia di Pier Lorenzo Pisano. Nella stagione 2020/21 la vedremo nelle serie Sky “Petra” con Paola Cortellesi e in teatro in una nuova produzione del Teatro Metastasio di Prato diretta da Oscar De Summa.

Il Premio Virginia Reiter è organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione - e sostenuto e patrocinato da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca e Amici dei Teatri modenesi. Quest’anno è stata donna la mano sapiente dell'incisore che ha rappresentato la raffinatezza e il fascino di Virginia Reiter: i gioielli con cui sono state omaggiate le vincitrici del Reiter e del Bertolucci sono stati infatti realizzati da L’artigiano Orafo Modena, il laboratorio di  Barbara Pilotti e Maria Antonietta Pacchioni. 
Il Festival Virginia Reiter è stato realizzato grazie al sostegno e alla preziosa collaborazione del Caffè delle Passioni di Modena e dell’Istituto storico e della Storia Contemporanea di Modena, mentre l’immagine simbolo del Festival è a cura del giovane creativo dello IED Andrea Marchi.

venerdì 20 settembre 2019

IL PREMIO VIRGINIA REITER ALLA CARRIERA A MARIA PAIATO

Domenica 22 settembre il Teatro delle Passioni di Modena ospita anche il Premio Virginia Reiter alla Carriera. Il riconoscimento verrà assegnato a una grande interprete del nostro tempo: Maria Paiato, selezionata da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro. Sabato 21 invece, nella stessa location, a partire dalle ore 21.00 - ad accesso libero e gratuito - l’attrice terrà una lectio magistralis introdotta dalla Direttrice Artistica del Festival Laura Marinoni

Maria Paiato è una grande interprete italiana e sabato 21 settembre terrà una lectio magistralis nell’ambito del Festival Virginia Reiter. Appuntamento ad accesso gratuito alle ore 21.00 presso il Teatro delle Passioni di Modena dove, il giorno seguente, domenica 22 settembre - il Festival le rende omaggio con il Premio Virginia Reiter alla Carriera a partire dalle ore 21.00. 
Il prestigioso riconoscimento - ad accesso libero come la lectio - verrà assegnato da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro e dalla direttrice artistica della manifestazione Laura Marinoni. 
Diplomatasi all'Accademia nazionale d'arte drammatica nel 1984, Maria Paiato ha recitato con importanti registi come Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Giancarlo Sepe, Maurizio Scaparro, Antonio Calenda, Nanni Loy, Roberto Guicciardini, Giampiero Cicciò, Valerio Binasco. Al cinema è stata diretta, tra gli altri, da Francesca Archibugi (“Lezioni di volo”, 2007) e Marco Martani (“Cemento armato”, 2007). È stata poi interprete nel 2009 del ruolo di magistrato nel film della Comencini Lo spazio bianco. Ha interpretato Ida Marangon nel film di Luca Guadagnino “Io sono l'amore”, al fianco di Tilda Swinton. Il film è stato candidato ai Golden Globes 2010 nella categoria "film straniero".
Ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Borgio Verezzi (1994), il Premio Flaiano (2001), il Premio Olimpici del Teatro (2004), la Maschera d'oro (2005) e due Premi Ubu (2005 e 2006). Il 14 settembre 2007 le è stato assegnato il Premio Olimpici del Teatro per il monologo “Un cuore semplice” nella categoria One woman show, mentre il 12 ottobre 2009 ha ricevuto il premio intitolato a Eleonora Duse come migliore attrice per la stagione teatrale 2008-2009.
Il Premio Virginia Reiter alla Carriera è organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione - e sostenuto e patrocinato da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi.